Lettera aperta al premier On. Paolo Gentiloni
Egregio presidente Gentiloni,
il 14 ottobre, visitando la zona rossa di Casamicciola a Ischia, ho incontrato persone coraggiose, ferme nella volontà di andare avanti. A loro promisi che le avrei pubblicamente chiesto di non abbandonarle al loro destino e di procedere con provvedimenti immediati, utili a far avere una nuova casa alle 1.800 persone rimaste senza.
Glielo chiedo oggi, a un anno di distanza dal giorno in cui il terremoto colpiva nuovamente Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio,
portando grande devastazione e nuovi lutti, per i quali rinnovo la mia vicinanza a tutte le famiglie e a tutte le comunità colpite.
Sta per iniziare il secondo inverno dopo il terremoto. È stato consegnato meno di un terzo delle casette previste. La quasi totalità delle scuole è ancora da ricostruire e le macerie sono ancora a terra.
Non si può andare avanti, anzi, non si può continuare a stare fermi così. Ridare una casa alle persone rimaste senza, rimuovere le macerie, ricostruire le scuole è l’unico “ius soli” che conta e che va realizzato immediatamente.
Presidente prenda in mano direttamente la situazione di Ischia e del centro Italia. Le metto a disposizione la mia esperienza di vita, di lavoro e di gestione della fase di emergenza fatta a L’Aquila nel 2009.
Le mettiamo a disposizione gli emendamenti alla legge di bilancio che Forza Italia presenterà per velocizzare la capacità di intervento e snellire la catena di comando. I nostri parlamentari delle zone colpite dal terremoto si sono prodigati in questo anno senza fare polemiche. Sono pronti a continuare per tutto il tempo che serve.
Presidente Gentiloni, nella risposta alla situazione determinata dal terremoto è in gioco il destino di migliaia di persone, ed è in gioco anche la credibilità delle istituzioni e della intera classe politica. Accolga la mia e nostra disponibilità.
Arcore, 30 ottobre 2017
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